Negli scorsi giorni hanno fatto scalpore le dichiarazioni degli addetti alla guardia medica di Vicenza, che hanno denunciato una situazione drammatica: in 6 devono rispondere a 220mila persone, faticando a garantire il servizio a tutti e arrivando addirittura a ricevere aggressioni dai cittadini frustrati.
Una situazione gravissima che, come in tantissimi altri territori in Veneto, si sta manifestando anche nella nostra provincia. E che ha un fondamentale punto di origine: l’allarmante carenza di personale, sia medico sia amministrativo. Quest’ultimo è un fronte su cui abbiamo chiesto alla Regione di intervenire: liberare i medici dalle mille incombenze burocratiche che li attanagliano sarebbe già un enorme passo avanti.
Passando ad un quadro generale, nella stessa situazione versa anche il sistema di medicina generale nella nostra Regione. Anche qui la situazione è preoccupante ed è destinata a peggiorare nei prossimi anni: il 2023 e il 2024 segneranno un record per numero di medici di base che andranno in pensione. E anche qui la Regione può e deve fare molto di più, prevedendo in primis misure e stanziamenti che rendano nuovamente attrattive la professione medica ed infermieristica.
Su questo fronte abbiamo portato avanti una ricerca per certificare con i dati un quadro allarmante che i cittadini già conoscono fin troppo bene. E abbiamo poi presentato una lunga e articolata serie di proposte. Ora sta al governo regionale fare la sua parte per segnare un immediato cambio di passo.
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