Passione, impegno, servizio.

Un percorso a tappe con il sogno di una politica partecipata che possa davvero cambiare le cose.

“Non mi occupo di politica è come dire non mi occupo della vita”

La politica è sempre stata la mia passione. Fin da quando da ragazzino mi vedevano spuntare nelle sedi di partito o da quando, appena diciottenne, giravo la provincia con la vecchia Panda di mia nonna per partecipare a riunioni, dibattiti ed iniziative.

Lo scrittore francese Jules Renard amava dire “non mi occupo di politica è come dire non mi occupo della vita”. Per me è esattamente così: per quanto la politica possa essere caduta in disgrazia a tante persone, per colpa degli scandali o dell’impreparazione di molti, per colpa delle risposte non date o delle riforme non fatte, è e rimane l’unico strumento che abbiamo per cambiare davvero la nostra comunità. E questo che si tratti del nostro piccolo comune, della Regione, dell’Italia o dell’Europa. Senza la buona politica il sogno di un cambiamento reale è destinato a rimanere tale. Con la buona politica si può tradurre in realtà.

Giacomo-possamai-NON MI OCCUPO DI POLITICA
Giacomo-possamai-NON MI OCCUPO DI POLITICA

“La politica non è un lavoro”

Negli ultimi quindici anni il mio impegno in politica si è affiancato prima allo studio e poi al lavoro: dopo la laurea in Giurisprudenza a Bologna e dopo aver lavorato come partita IVA nel mondo della comunicazione durante gli anni dell’università, sono stato assunto in un’importante azienda della nostra provincia, dove lavoro tutt’ora, seguendo le relazioni esterne ed istituzionali del gruppo. E di una cosa sono profondamente convinto: la politica non può essere intesa come un lavoro o diventa impossibile viverla con libertà, senza condizionamenti.

la politica non è un lavoro

“Non mi occupo di politica è come dire non mi occupo della vita”

La politica è sempre stata la mia passione. Fin da quando da ragazzino mi vedevano spuntare nelle sedi di partito o da quando, appena diciottenne, giravo la provincia con la vecchia Panda di mia nonna per partecipare a riunioni, dibattiti ed iniziative.

Lo scrittore francese Jules Renard amava dire “non mi occupo di politica è come dire non mi occupo della vita”. Per me è esattamente così: per quanto la politica possa essere caduta in disgrazia a tante persone, per colpa degli scandali o dell’impreparazione di molti, per colpa delle risposte non date o delle riforme non fatte, è e rimane l’unico strumento che abbiamo per cambiare davvero la nostra comunità. E questo che si tratti del nostro piccolo comune, della Regione, dell’Italia o dell’Europa. Senza la buona politica il sogno di un cambiamento reale è destinato a rimanere tale. Con la buona politica si può tradurre in realtà.

Giacomo-possamai-NON MI OCCUPO DI POLITICA
Giacomo-possamai-NON MI OCCUPO DI POLITICA
la politica non è un lavoro

“La politica non è un lavoro”

Negli ultimi quindici anni il mio impegno in politica si è affiancato prima allo studio e poi al lavoro: dopo la laurea in Giurisprudenza a Bologna e dopo aver lavorato come partita IVA nel mondo della comunicazione durante gli anni dell’università, sono stato assunto in un’importante azienda della nostra provincia, dove lavoro tutt’ora, seguendo le relazioni esterne ed istituzionali del gruppo. E di una cosa sono profondamente convinto: la politica non può essere intesa come un lavoro o diventa impossibile viverla con libertà, senza condizionamenti.

“Da Vicenza a Roma per imparare”

Proprio la scelta di viverla come una passione mi ha regalato, in questi anni, la fortuna di godere di esperienze straordinarie. Una delle più importanti è stato il periodo da segretario provinciale dei Giovani Democratici. E’ stato il mio primo impegno diretto, vissuto macinando decine di dibattiti all’interno delle scuole, riunioni in tutta la provincia, l’impegno per migliorare il trasporto pubblico e contro le riforme della scuola dell’epoca. Poi è arrivata l’opportunità dell’impegno a Roma come vicesegretario nazionale dei Giovani Democratici, con la possibilità di collaborare e di crescere a fianco di Enrico Letta, l’uomo politico che considero il mio maestro. Sono stati anni di crescita straordinaria, culminati nell’impegno all’interno dello staff che seguiva la comunicazione della presidenza italiana del semestre europeo a Palazzo Chigi.

Giacomo Possamai Roma

“Porta a porta per Barack Obama”

In quel periodo c’è stata anche un’altra esperienza che porterò sempre con me: la partecipazione alla seconda campagna elettorale di Barack Obama per la presidenza degli Stati Uniti. Un’idea nata quasi per caso quando, insieme all’amico di sempre Giovanni Diamanti, ci siamo iscritti online ad un comitato elettorale attivo a Philadelphia, in Pennsylvania. Dopo pochi giorni ci hanno risposto i volontari americani, offrendoci ospitalità in casa loro per i due mesi della campagna elettorale: il porta a porta nei quartieri più poveri della città, il comizio di Bill Clinton, le riunioni con gli altri volontari, resteranno per sempre nella mia memoria.

Elezioni americane

“Con il cuore sul territorio”

Il mio grande amore, però, è sempre stato il mio territorio. Per questo nel 2013, a 23 anni, mi sono candidato per il consiglio comunale di Vicenza, diventando consigliere comunale nella città in cui sono nato e cresciuto. Sono stato per 5 anni capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, seguendo anche le politiche giovanili come consigliere delegato nel secondo mandato di Achille Variati. Potermi dedicare alla mia città è stato un tassello fondamentale nel mio percorso: amministrare la realtà in cui vivi e vederla cambiare in positivo è forse la soddisfazione più grande che un impegno civile ti possa regalare.

giacomo possamai

“Da Vicenza a Roma per imparare”

Proprio la scelta di viverla come una passione mi ha regalato, in questi anni, la fortuna di godere di esperienze straordinarie. Una delle più importanti è stato il periodo da segretario provinciale dei Giovani Democratici. E’ stato il mio primo impegno diretto, vissuto macinando decine di dibattiti all’interno delle scuole, riunioni in tutta la provincia, l’impegno per migliorare il trasporto pubblico e contro le riforme della scuola dell’epoca. Poi è arrivata l’opportunità dell’impegno a Roma come vicesegretario nazionale dei Giovani Democratici, con la possibilità di collaborare e di crescere a fianco di Enrico Letta, l’uomo politico che considero il mio maestro. Sono stati anni di crescita straordinaria, culminati nell’impegno all’interno dello staff che seguiva la comunicazione della presidenza italiana del semestre europeo a Palazzo Chigi.

Giacomo Possamai Roma
Elezioni americane

“Porta a porta per Barack Obama”

In quel periodo c’è stata anche un’altra esperienza che porterò sempre con me: la partecipazione alla seconda campagna elettorale di Barack Obama per la presidenza degli Stati Uniti. Un’idea nata quasi per caso quando, insieme all’amico di sempre Giovanni Diamanti, ci siamo iscritti online ad un comitato elettorale attivo a Philadelphia, in Pennsylvania. Dopo pochi giorni ci hanno risposto i volontari americani, offrendoci ospitalità in casa loro per i due mesi della campagna elettorale: il porta a porta nei quartieri più poveri della città, il comizio di Bill Clinton, le riunioni con gli altri volontari, resteranno per sempre nella mia memoria.

“Con il cuore sul territorio”

Il mio grande amore, però, è sempre stato il mio territorio. Per questo nel 2013, a 23 anni, mi sono candidato per il consiglio comunale di Vicenza, diventando consigliere comunale nella città in cui sono nato e cresciuto. Sono stato per 5 anni capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, seguendo anche le politiche giovanili come consigliere delegato nel secondo mandato di Achille Variati. Potermi dedicare alla mia città è stato un tassello fondamentale nel mio percorso: amministrare la realtà in cui vivi e vederla cambiare in positivo è forse la soddisfazione più grande che un impegno civile ti possa regalare.

giacomo possamai

“Una bella storia”

Al termine di quel mandato, insieme a tantissime amiche ed amici, ci siamo lanciati in una sfida straordinaria: le primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni amministrative del 2018. A 27 anni, grazie al contributo di una grande squadra e alla fiducia di 2.700 vicentini, siamo riusciti a sfiorare la vittoria. E’ stata un’esperienza incredibile, che mi ha permesso di conoscere ancor più nel profondo la città, quartiere per quartiere, strada per strada. Ogni parola scambiata, ogni stretta di mano, mi ha regalato qualcosa e mi ha confermato il senso del mio impegno: lavorare per cercare di rendere migliore il mio territorio. Questa avventura bellissima la porterò sempre nel cuore e mi rende orgoglioso aver unito attorno a questo progetto tantissime persone. Molte di queste si sono candidate nella lista del Partito Democratico, altre hanno dato vita alla lista civica “Da adesso in poi”, che ha raccolto le persone della società civile che mi hanno accompagnato nella campagna delle primarie. Non mi ha mai convinto l’idea dell’uomo solo al comando, la politica per me è gioco di squadra.

Giacomo Possamai - una bella storia

“In 15 anni una cosa non è cambiata”

Sono passati ormai 15 anni da quando prendevo a prestito la Panda di mia nonna. Da allora sono cambiate tante cose, ma c’è una cosa che non è mai cambiata: la mia passione e la mia voglia di impegnarmi per una politica migliore.

fiat panda
Giacomo Possamai
Giacomo Possamai - una bella storia

“Una bella storia”

Al termine di quel mandato, insieme a tantissime amiche ed amici, ci siamo lanciati in una sfida straordinaria: le primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni amministrative del 2018. A 27 anni, grazie al contributo di una grande squadra e alla fiducia di 2.700 vicentini, siamo riusciti a sfiorare la vittoria. E’ stata un’esperienza incredibile, che mi ha permesso di conoscere ancor più nel profondo la città, quartiere per quartiere, strada per strada. Ogni parola scambiata, ogni stretta di mano, mi ha regalato qualcosa e mi ha confermato il senso del mio impegno: lavorare per cercare di rendere migliore il mio territorio. Questa avventura bellissima la porterò sempre nel cuore e mi rende orgoglioso aver unito attorno a questo progetto tantissime persone. Molte di queste si sono candidate nella lista del Partito Democratico, altre hanno dato vita alla lista civica “Da adesso in poi”, che ha raccolto le persone della società civile che mi hanno accompagnato nella campagna delle primarie. Non mi ha mai convinto l’idea dell’uomo solo al comando, la politica per me è gioco di squadra.

“In 15 anni una cosa non è cambiata”

Sono passati ormai 15 anni da quando prendevo a prestito la Panda di mia nonna. Da allora sono cambiate tante cose, ma c’è una cosa che non è mai cambiata: la mia passione e la mia voglia di impegnarmi per una politica migliore.

fiat panda
Giacomo Possamai

“Costruiamo il futuro, ora.”

Insieme a tantissime persone con cui abbiamo condiviso il percorso di questi anni, abbiamo lanciato la sfida della candidatura alle Regionali del Veneto. Una sfida difficilissima in un momento caratterizzato dal dramma della pandemia e in un contesto in cui Zaia era visto come assoluto favorito per la corsa alla Presidenza.
Nonostante l’emergenza sanitaria, abbiamo ritenuto fondamentale che questo fosse un percorso collettivo dando vita a moltissime iniziative: dalle dirette ‘Fuori dalla Finestra‘ sui social durante il lockdown, alle camminate e agli incontri tra le strade, le colline e le montagne della Provincia di Vicenza, con l’obiettivo di raccogliere le istanze dei cittadini e di valorizzare le bellezze del nostro territorio, pur nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Abbiamo coinvolto in questa avventura tantissime persone che non si erano mai avvicinate alla politica, giovani e meno giovani: questa è stata la soddisfazione più grande. La vicinanza dei cittadini e il senso di appartenenza che ho avvertito durante tutta l’esperienza elettorale l’hanno resa un tassello fondamentale nella mia crescita umana ancor prima che politica.

Il risultato che ne è derivato, 11.515 preferenze, il numero più alto di preferenze di tutti i candidati del centrosinistra in Veneto e il secondo di tutte le liste, testimonia in maniera chiara la passione e le dimensioni della comunità che siamo riusciti a coinvolgere. Ora è giunta la vera sfida: darle voce in Consiglio regionale.

“Una nuova sfida”

Ora è giunta la vera sfida: dare voce in Consiglio regionale alle tantissime persone che hanno mi hanno dato fiducia e a tutto il mio territorio. A Venezia ho l’onore di rappresentare il Partito Democratico in qualità di capogruppo e di far parte della I Commissione (politiche istituzionali, politiche dell’Unione europea e relazioni internazionali, politiche di bilancio e di programmazione) e della VI Commissione (politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, il turismo e lo sport). Nel frattempo, ad una presenza costante in aula continuo ad alternare quanto più possibile la politica che si fa fuori dal Consiglio, a contatto con i cittadini, per ascoltarne i consigli, le critiche, gli interrogativi. E per rappresentarli al meglio.

“Costruiamo il futuro, ora.”

Insieme a tantissime persone con cui abbiamo condiviso il percorso di questi anni, abbiamo lanciato la sfida della candidatura alle Regionali del Veneto. Una sfida difficilissima in un momento caratterizzato dal dramma della pandemia e in un contesto in cui Zaia era visto come assoluto favorito per la corsa alla Presidenza.
Nonostante l’emergenza sanitaria, abbiamo ritenuto fondamentale che questo fosse un percorso collettivo dando vita a moltissime iniziative: dalle dirette ‘Fuori dalla Finestra‘ sui social durante il lockdown, alle camminate e agli incontri tra le strade, le colline e le montagne della Provincia di Vicenza, con l’obiettivo di raccogliere le istanze dei cittadini e di valorizzare le bellezze del nostro territorio, pur nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Abbiamo coinvolto in questa avventura tantissime persone che non si erano mai avvicinate alla politica, giovani e meno giovani: questa è stata la soddisfazione più grande. La vicinanza dei cittadini e il senso di appartenenza che ho avvertito durante tutta l’esperienza elettorale l’hanno resa un tassello fondamentale nella mia crescita umana ancor prima che politica.

Il risultato che ne è derivato, 11.515 preferenze, il numero più alto di preferenze di tutti i candidati del centrosinistra in Veneto e il secondo di tutte le liste, testimonia in maniera chiara la passione e le dimensioni della comunità che siamo riusciti a coinvolgere. Ora è giunta la vera sfida: darle voce in Consiglio regionale.

“Una nuova sfida”

Ora è giunta la vera sfida: dare voce in Consiglio regionale alle tantissime persone che mi hanno dato fiducia e a tutto il mio territorio. A Venezia ho l’onore di rappresentare il Partito Democratico in qualità di capogruppo e di far parte della I Commissione (politiche istituzionali, politiche dell’Unione europea e relazioni internazionali, politiche di bilancio e di programmazione) e della VI Commissione (politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, il turismo e lo sport). Nel frattempo, ad una presenza costante in aula continuo ad alternare quanto più possibile la politica che si fa fuori dal Consiglio, a contatto con i cittadini, per ascoltarne i consigli, le critiche, gli interrogativi. E per rappresentarli al meglio.