Mentre da oltre un anno continuiamo a contare quotidianamente le vittime del Covid-19, assistere a centinaia e centinaia di persone che si assembrano prive di mascherina per ribadire la loro contrarietà ai vaccini è un insulto inaccettabile.
Ed è un insulto non solo nei confronti di chi ha perso la vita per colpa del virus, ma anche di chi in questi mesi ha perso una persona cara e di chi ha sempre rispettato le regole, vivendo una vita piena di limitazioni nella speranza di tempi migliori.
Le iniziative no vax degli scorsi giorni, da Vicenza al Trevigiano, sconcertano: si tratta di complottismi e di comportamenti totalmente irresponsabili che richiedono assoluta fermezza. A maggior ragione in un momento in cui si comincia a intravedere la possibilità di uscire dal tunnel.
Manifestare è un diritto, ma farlo nel rispetto delle norme sanitarie è un dovere.
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