Il caro energia sta mettendo in ginocchio moltissime piccole e medie imprese del Veneto, specialmente quelle già in difficoltà dopo due anni di pandemia.
Se su questo fronte sarà indispensabile un massiccio intervento del governo nazionale per mitigare l’importo delle bollette, è vero anche la Regione non può restare a guardare. Dando voce ad una richiesta che arriva da tutte le categorie economiche, presenteremo in questi giorni in Consiglio regionale una mozione perché sia fatto un bando da 50 milioni di euro a fondo perduto indirizzato alle Pmi per dotarle di pannelli fotovoltaici. In un sol colpo, si andrebbe a dare una mano concreta alle imprese in difficoltà e ci si avvicinerebbe di molto all’obiettivo del 30% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 previsto dal Piano Energia e Clima.
Perché questa misura possa davvero ottenere gli effetti sperati, però, è fondamentale la rapidità. E a mettere i bastoni tra le ruote da questo punto di vista è come al solito la burocrazia: l’iter per ottenere il via libera ad un impianto rinnovabile dovrebbe essere di un anno, in Italia in media ne occorrono addirittura 7. Altro aspetto, tuttavia, su cui la Regione può intervenire, dal momento che molti dei passaggi del processo autorizzativo sono di sua diretta competenza.
Sta alla maggioranza ora comprendere l’importanza della richiesta che stiamo facendo e mettersi all’opera per soddisfarla. Le aziende e l’ambiente ringrazierebbero.
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