Marika, cittadina di Gallio, una settimana fa si è vista costretta a dare alla luce la figlia Carola fra le mura domestiche.

Perchè? Perchè il reparto nascite dell’ospedale di Asiago, il più vicino, è chiuso per mancanza di medici e la soluzione più comoda (si fa per dire) è rappresentata dall’ospedale di Santorso, a 40 km di distanza, su strade molto trafficate e certamente non consone per una persona già con le doglie.

Tutto questo nel 2020 non dovrebbe essere concepibile, figuriamoci accettabile. Abbiamo bisogno di una Regione che torni ad investire cospicuamente sulla sanità pubblica, a cominciare dalle assunzioni di nuovi medici, che rappresenta una delle grandi sfide dei prossimi anni.

Offrire cure di qualità è un dovere delle istituzioni e riceverle – gratuitamente – è fra i primi diritti di un cittadino.
Cambiamo rotta, subito.

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