È passata poco più di una settimana dal voto. La grande soddisfazione per aver colto un risultato così importante in termini di preferenze ci ha imposto di non fermarci, ma di continuare fin da subito a lavorare con la squadra che mi ha accompagnato per riordinare tutte le idee, i progetti e le proposte messe in campo in questi mesi.
Sul tema delle preferenze in tanti hanno sottolineato un dato e cioè che più di 4200 sono arrivate a Vicenza: un dato bellissimo e che mi ha emozionato, perché ricevere così tanta fiducia nel luogo dove sono nato e cresciuto e dove ho avuto la possibilità di impegnarmi come consigliere comunale, è stata una soddisfazione meravigliosa. Ma ce n’è un altro a cui tengo particolarmente, perché racchiude uno dei messaggi che abbiamo voluto dare con questa campagna: il fatto di aver preso almeno una preferenza in ognuno dei 114 comuni della provincia di Vicenza, da Laghi ad Asigliano Veneto, da Foza a Nogarole Vicentino. In questi mesi abbiamo messo al centro il territorio, con iniziative in ogni angolo del vicentino, con l’idea che vogliamo rappresentarlo tutto, nelle sue differenze e nella sua complessità.
Accanto, dunque, all’impegno personale che mi sono preso di cercare di rispondere a tutti i messaggi e le chiamate arrivate in questi giorni (mi scuso con chi non sono ancora riuscito a ricontattare ma prima o poi arrivo!), in questi giorni abbiamo avuto modo di approfondire, anche attraverso una serie di incontri con tanti soggetti che operano nel nostro territorio, alcune tematiche fondamentali sulle quali daremo battaglia e costruiremo proposte nei prossimi anni: dalla sanità all’ambiente, dalla mobilità alle infrastrutture, dal lavoro all’economia e alla cultura.
In tanti mi chiedono in questi giorni: come farete a fare opposizione in Consiglio con una minoranza così esigua? È una domanda che ha un suo fondamento.
La risposta è che daremo battaglia in Consiglio su tutti i temi e gli argomenti sui quali sarà giusto fare opposizione, con tutti gli strumenti che avremo a disposizione. Ma soprattutto che questo risultato ci consegna una responsabilità in più: lavorare per costruire l’alternativa a Zaia e alla Lega fuori dal Consiglio. È più faticoso e più difficile, ma l’opposizione non si fa solamente nelle aule consiliari o parlamentari: si fa incontrando le persone, le associazioni, gli amministratori locali, i sindacati, le categorie.
Ma soprattutto si fa costruendo un’alternativa, che dovrà per forza nascere dal rapporto che avremo con il Veneto che sta fuori dai muri di Palazzo Ferro Fini.
È un impegno che ci siamo presi durante la campagna elettorale: mai più un centrosinistra che arriva a pochi mesi dal voto senza un progetto e senza un candidato, costretto sempre a rincorrere. Vogliamo onorarlo fino in fondo.

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