La nuova economia di Papa Francesco

È davvero un Papa speciale Jorge Mario Bergoglio. Negli ultimi 3 giorni ha chiamato a raccolta 2000 giovani da 40 nazioni, purtroppo online a causa del Covid, per riflettere su un nuovo modello di economia.

“Non siamo condannati a un’economia di solo profitto”, è stato il messaggio al centro del suo intervento che ha chiuso “The economy of Francesco” al Forum di Assisi. Un appello rivolto soprattutto alle nuove generazioni, quelle che dovranno confrontarsi maggiormente con la scarsità di risorse e con la difficoltà di gestire la sostenibilità delle politiche del passato. “Il nostro sistema economico così com’è disegnato è insostenibile e far finta di nulla non ci aiuterà ad invertire la rotta”: Papa Francesco parla ai giovani che entreranno a breve nel mondo del lavoro o che già ne fanno parte, perché si impegnino per un modello di sviluppo sostenibile che abbia al centro l’uomo e l’ambiente.

Chiede di dare voce a chi voce non ne ha, coinvolgendo gli esclusi nei processi decisionali, uscendo dalla logica dell’assistenzialismo che non dà dignità alla persona. La dignità della persona passa infatti per la possibilità di “portare il pane a casa”, in poche parole dal lavoro. Se ci pensiamo è un concetto molto vicino a quanto affermato anche dalla Costituzione del nostro Paese.

La pandemia ha portato all’estremo problematiche già presenti nel nostro sistema economico-sociale e ha velocizzato alcuni processi già in atto. Le donne e i giovani sono le categorie che più stanno soffrendo ma le criticità affondano le radici più in profondità: le disuguaglianze sono cresciute negli ultimi vent’anni e il virus ha agito come un acceleratore in questa direzione.

Il mondo ha bisogno di un cambio di rotta e la pandemia offre una grande opportunità in questo senso, perché saremo costretti a ridiscutere tutti i fondamentali del nostro modello di economia. In questo cambiamento un ruolo da protagonisti devono giocarlo i giovani, ai quali Papa Francesco dice “o vi farete coinvolgere o la storia vi passerà sopra”.

Un messaggio forte e chiaro, a cui siamo tutti chiamati a rispondere “presente”.