Dialogo con Federico Rampini autore di Oriente e Occidente

11 Giugno 2020

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DATA PERSONALIZZATA

11 Giu 2020       

in collaborazione con:

Galla 1880

Guanxinet

L’appuntamento di giovedì 11 giugno vedrà come protagonista uno dei nostri giornalisti italiani più noti e stimati, Federico Rampini, da più di vent’anni corrispondente dall’estero di Repubblica: dal 2000 al 2004 da San Francisco e poi per 5 anni a Pechino, dal 2009 risiede invece a New York.

E’ il primo appuntamento di un ciclo di presentazione di tre libri che abbiamo voluto chiamare “Oltre la finestra”, organizzata insieme a Guanxinet e a Libreria Galla. Nel corso della diretta di giovedì avremo l’occasione di discutere con Rampini la sua ultima fatica, Oriente e Occidente, edito da Einaudi. Un libro che esplora in profondità due mondi a confronto, in contrapposizione da tempi immemorabili e sempre più a contatto in una realtà via via più globalizzata, colpiti oggi in egual misura da una crisi senza precedenti e chiamati dunque a dare prova della propria solidità.

Nei successi due incontri, avremo con noi Francesco Costa, vicedirettore de Il Post ed autore di “Questa è l’America”, per riflettere sulla realtà degli Stati Uniti nell’anno delle elezioni presidenziali, e poi Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes, che presenterà il suo ultimo libro “Potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina”.

Il lavoro di Rampini, che presenteremo giovedì, spazia dalla politica alla sociologia, dalla storia alla geografia, approfondendo fenomeni e dinamiche interne a noi spesso sconosciuti e che riguardano terre che oggi come allora conservano ai nostri occhi un alone di mistero e ineffabile fascino. Certo ne è passato di tempo da quando Marco Polo, reduce dai suoi lunghi viaggi in Asia, fece trascrivere le sue memorie nel celebre Milione, rivelando agli occidentali le meraviglie e i segreti di terre sconfinate a Est del mondo che erano soliti conoscere. Oggi è tema forse più complicato descrivere cosa rappresenti per noi l’Oriente: da un lato, esso è sempre la patria di culture che non cessano mai di ammaliarci – il pensiero corre istintivamente al Giappone e all’India – e dalle quali il mondo occidentale trae continua ispirazione. Dall’altro, l’Oriente è il nome generico che attribuiamo alla terra di tutti quei colossi industriali e delle potenze emergenti con le quali è in atto la sfida economica e commerciale che sta caratterizzando la nostra epoca.

L’anno scorso il Financial Times aveva annunciato che entro la fine del 2020 per la prima volta le economie asiatiche sarebbero divenute più forti di tutte le altre economie del mondo messe insieme, non solo grazie ai colossi cinese, giapponese e indiano la cui potenza è oramai tema noto a tutti, ma anche a Paesi emergenti come Filippine ed Indonesia – le prime godono ad oggi di un PIL superiore a quello dei Paesi Bassi e che si prevede che la seconda nel 2023 superi la Russia diventando la sesta potenza mondiale in base alla parità di potere d’acquisto.

Ora però, alla luce di crisi epocale che ha scosso alle fondamenta la società dei nostri tempi e le sue dinamiche, ci domandiamo che effetti possa avere il coronavirus su questi trend che apparivano solidi e immutabili e che vengono invece improvvisamente rimessi in discussione da una serie di eventi dei quali fino alla fine dello scorso anno nessuno avrebbe potuto prevedere entità e portata.

L’incontro con Federico Rampini, che è stato corrispondente di uno dei principali quotidiani del nostro Paese sia dagli Stati Uniti sia dalla Cina, ci permetterà dunque di gettare uno sguardo al di fuori dei nostri confini (fuori dalla finestra, appunto), esplorando la storia per comprendere la realtà dei nostri giorni e l’impatto che avrà sul nostro Paese e sulla nostra economia.

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