Com’è andata la discussione sul Recovery Fund in Consiglio Regionale?

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Qui sopra trovate, in versione estesa, il mio intervento in Consiglio Regionale di ieri, dove si discuteva attorno al Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza (PRRR).

Noi crediamo che le risorse vadano investite per ridisegnare il futuro del territorio lungo tre assi fondamentali: vogliamo un Veneto più verde, digitale ed inclusivo. Per questo abbiamo presentato una risoluzione per spingere il Presidente Zaia a costruire un “Patto per il Veneto del 2030“.

La nota positiva è che entrambe le risoluzioni approvate dal Consiglio, sia quella proposta dalla maggioranza sia la nostra, segnano una svolta rispetto al PRRR deliberato a novembre e impegnano politicamente la Giunta a lavorare con il Governo sulle direttrici indicate dal piano europeo. Noi saremo vigili sul fatto che transizione ambientale, digitalizzazione e innovazione, inclusione e coesione siano al centro dell’attività politica legata alle risorse del Recovery Fund.
 
La nota negativa è che la maggioranza ha deciso di votare contro alla nostra proposta di un “Patto per il Veneto 2030”, cioè l’idea che il piano per investire quelle risorse dovesse essere costruito con la partecipazione delle parti sociali, delle università, dell’associazionismo. Questo piano per noi doveva avere alcuni obiettivi concreti, a partire dalla neutralità carbonica entro il 2050 e dall’impiego del 100% di energie rinnovabili entro il 2035.

 

Di seguito, trovate il comunicato stampa che abbiamo rilasciato, come opposizione tutta, a seguito del Consiglio Regionale di ieri:

PD, VcV, M5S e Lorenzoni: “Risoluzioni approvate oggi impegnano Zaia a lavorare col Governo su transizione ambientale, digitalizzazione e inclusione: svolta totale rispetto al Prrr approvato a novembre”
Venezia, 16 marzo 2021
“Entrambe le risoluzioni approvate dal Consiglio oggi segnano una svolta rispetto al Piano regionale di ripresa e resilienza deliberato a novembre e impegnano politicamente la Giunta a lavorare con il Governo sulle direttrici indicate dal piano europeo. Noi saremo vigili sul fatto che transizione ambientale, digitalizzazione e innovazione, inclusione e coesione siano al centro dell’attività politica legata al Prrr e alle risorse del Recovery Fund. Siamo convinti che sia un’occasione da non perdere, come restiamo convinti che il Prrr dello scorso autunno fosse fuori asse: l’assessore Calzavara ha fatto un lungo elenco di quelle opere, molte delle quali però non troverebbero finanziamenti. Tra gli impegni più qualificanti c’è quello a portare in Veneto la filiera dell’idrogeno e del fotovoltaico, per quanto riguarda la transizione energetica l’escludere investimenti in impianti alimentati a combustibili fossili e, ancora, la rigenerazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, la riconversione tecnologica dell’industria degli imballaggi plastici, per la sanità il riconoscimento del primato del pubblico tramite investimenti per potenziare le strutture ospedaliere e territoriali, nel sociale risorse sugli asili nido per garantire la sostenibilità economica alle famiglie”. È quanto affermano in una nota congiunta i consiglieri di Partito Democratico (Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis), Veneto che Vogliamo (Elena Ostanel), Movimento Cinque Stelle (Erika Baldin) e il portavoce delle opposizioni Arturo Lorenzoni, al termine della lunga discussione sul Recovery Fund, chiusa con l’approvazione di due risoluzioni, una della maggioranza e l’altra delle minoranze. “Crediamo si possa fare un lavoro comune nei confronti del Governo. La cornice c’è già, adesso dobbiamo dipingere il quadro. Una Regione che sui temi indicati dall’Europa presenta progetti forti, si mette in scia e sa stare in partita può portare a casa molti più soldi rispetto a chi propone cose totalmente scollegate”.

 

Di seguito, trovate invece il comunicato stampa che abbiamo rilasciato come gruppo del Partito Democratico in merito alla bocciatura del Patto dopo la seduta in Consiglio di ieri:

Recovery Fund – Gruppo PD: “Bocciato il Patto per il Veneto 2030, occasione persa: gli attori sociali chiedono un confronto vero, non solo audizioni”

Venezia, 16 marzo 2021

“Con la bocciatura del ‘Patto per il Veneto 2030’, inserito nella nostra risoluzione, abbiamo perso un’occasione per un dialogo vero con tutti gli attori sociali che chiedono di essere protagonisti della progettazione, non solo di essere ascoltati in audizione. Se da un lato siamo soddisfatti per l’inversione di marcia della maggioranza sul Prrr, dall’altro non possiamo non restare sorpresi da questo no. Non è niente di ‘rivoluzionario’, è quanto ha già fatto l’Emilia Romagna che ha chiamato enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università, terzo settore per disegnare insieme lo sviluppo futuro del territorio”. A dirlo a nome del gruppo consiliare del Partito Democratico Veneto è il presidente Giacomo Possamai a proposito del voto contrario della maggioranza alla parte della risoluzione delle opposizioni sul Patto per il Veneto del 2030, stessa data degli obiettivi dell’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile. “È un invito arrivato da tante realtà, che vogliono giustamente avere un ruolo attivo, non soltanto dei brevi incontri in Commissione. Crediamo che questo sia il metodo giusto e speriamo che, al netto della bocciatura odierna, la Regione sia pronta a recepirlo”.

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