Tra il 2050 e il 2100 l’innalzamento del livello dei mari potrebbe arrivare a mettere in pericolo più di 200 milioni di persone.

Il mare, finora, è stato un potente alleato: ha rallentato il riscaldamento globale, assorbendo oltre il 90% del calore in eccesso prodotto dall’effetto serra negli ultimi 150 anni. L’altra faccia della medaglia, però, è che l’aumento del livello del mare è causato anche dal calore assorbito, che contribuisce allo scioglimento dei ghiacciai.

Un altro esempio drammatico ma eclatante della rapidità con cui il riscaldamento globale sta progredendo è quello del ghiacciaio della Marmolada che, secondo gli esperti dell’Università di Padova, è destinato a scomparire in soli 15 anni. Dal 1950 ad oggi il ghiacciaio ha perso oltre l’80% del suo volume e si consuma sempre più rapidamente.

Il cambiamento climatico è senz’altro il motivo alla base di questi fenomeni e il circolo vizioso è allarmante: la fusione dei ghiacciai provoca l’innalzamento del livello dei mari, che a loro volta, essendo sempre più caldi, aumentano la velocità di fusione dei ghiacciai.

Va da sé che se il livello di emissioni di gas serra non verrà drasticamente diminuito attraverso impegni concreti, il rischio di inondazione per molte città diventerà sempre più alto. Un recente studio di l’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), parla di Cagliari, Oristano, Taranto, ma anche della costa settentrionale dell’Adriatico, che rischia addirittura di sommergere il delta del Po e arrivare alle porte di Rovigo.

Ad una situazione così critica è difficile trovare una via d’uscita immediata, ma è cruciale agire il più in fretta possibile.

È per questo che sogniamo un Veneto al 100% rinnovabile, che riesca ad anticipare gli obiettivi del Piano Nazionale Energia e Clima previsti per il 2030 sulle fonti rinnovabili, sull’efficienza energetica e sulla riduzione di emissioni di CO2.

Pensiamo che ogni chilometro percorso in macchina costa indicativamente un chilo di ghiaccio sciolto e che, se anche smettessimo in questo istante di emettere CO2, lo scioglimento non si fermerebbe in questo secolo, a causa della lenta risposta dei ghiacciai ai cambiamenti climatici. Sono dati inquietanti, che ci devono spingere ancora di più a dare una risposta radicale e coraggiosa.

Sono tantissimi gli impegni concreti da prendere, dall’investimento sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità pedonale e ciclabile ad una drastica riduzione del consumo di suolo, fino all’efficientamento energetico degli edifici. Il Veneto su questi temi da troppo tempo non sta facendo la sua parte, anzi si è reso protagonista di alcune tra le peggiori performance a livello nazionale.

Questa è una battaglia che dobbiamo combattere, ora.

LA TUA OPINIONE per noi è MOLTO IMPORTANTE!

Dimmi cosa ne pensi rispondendo al questionario.

ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI

NON PERDERTI I NOSTRI APPUNTAMENTI

ll weekend porta Consiglio – Ep. 27

Dopo un po' di tempo torna "Il weekend porta Consiglio", con due argomenti-chiave per il...

ll weekend porta Consiglio – Ep. 26

Torna con un nuovo episodio il nostro podcast, "Il weekend porta Consiglio", per commentare le...

ll weekend porta Consiglio – Ep. 25

Potete ascoltare qui 👉 spoti.fi/3Cqm7rm la nuova puntata del podcast, dedicata ad una serie di...

L’approfondimento – La guerra in Ucraina

Il conflitto in Ucraina getta l'Europa in una angosciante escalation, la più drammatica dal secondo...

ll weekend porta Consiglio – Ep. 24

Si continua a parlarne e ancora ci sono aspetti che meritano di essere chiariti: per...