Il nostro impegno:

una nuova generazione per il Veneto

Il Veneto è una grande terra.
Merito dei suoi abitanti, che mettono testa, cuore e fatica in tutto ciò che fanno.
Ma da troppo tempo alla nostra regione manca una progettualità, che accompagni le imprese nei percorsi di crescita e di innovazione, che faccia camminare di pari passo sviluppo e attenzione all’ambiente, che investa sulla formazione e sulle competenze, che pensi ai più deboli e non lasci indietro nessuno.
Mi piace pensare al Veneto e alla nostra provincia come ad un’unica grande città, con i suoi spazi urbani e le sue campagne, le sue colline e le sue montagne: ciascuna zona ha le proprie peculiarità, ma ogni sua parte deve essere interconnessa nei trasporti e nei servizi. Non devono esistere territori di serie A e di serie B.
Perché il Veneto non perda il treno del futuro, perché non si rassegni al declino e torni ad essere la locomotiva italiana, serve l’impegno di una nuova generazione.
Ma la politica non è improvvisazione, è studio e preparazione, anche se non può essere intesa come un lavoro. Quantomeno per me non è così. Per me è passione, è impegno, è servizio. Per aiutare il Veneto ad essere ancora più grande.

Veneto, territorio metropolitano

Il Veneto è come una grande città che ha al suo interno una straordinaria varietà, con i suoi centri urbani, le sue aree rurali e collinari, le sue montagne. Ma è così solo sulla carta, in realtà pochi chilometri bastano a segnare una distanza incolmabile: basti pensare alla situazione del trasporto pubblico o dell’infrastrutturazione digitale. Vogliamo un Veneto in cui non ci siano periferie o territori dimenticati. Un Veneto dove le città, le aree rurali, collinari o di montagna mantengano le proprie specificità, diventando una realtà metropolitana unica, legata da una rete efficiente di trasporti rapidi e moderni e da un sistema di banda larga che arrivi dappertutto.

Veneto, territorio autonomo

Sono passati 1000 giorni e della tanto sbandierata autonomia regionale non ve n’è traccia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione e consente di portare il livello in cui si assumono le decisioni più vicino al cittadino. L’autonomia non può essere quindi solo uno slogan, ma deve essere animata da un progetto: vogliamo un Veneto veramente autonomo, dopo tante promesse prive di effetti concreti, nella logica di un federalismo avanzato e solidale, e quindi capace di mettere a frutto le nuove competenze affidate alla Regione per stimolare i processi di innovazione nelle imprese e guidare la riconversione energetica di interi settori produttivi.

Veneto, territorio di cultura e tradizioni

Il Veneto è uno scrigno di bellezza e di cultura ma non è mai stata in grado di mettere in rete tutte le sue potenzialità. Il coronavirus sta portando danni enormi a tutto il mondo del turismo, il “turismo di prossimità” è un’opportunità per alcuni ma non basterà per sostenere il settore, così come le norme sul distanziamento stanno mettendo in crisi tutto il comparto culturale. Dobbiamo rilanciare questi settori, decisivi per il nostro futuro: vogliamo un Veneto capace di investire in cultura a partire dal nostro straordinario patrimonio di storia e tradizione, per metterlo a disposizione di chi ci vive e proporlo con campagne mirate ai turisti che vogliono conoscere il nostro territorio.

Veneto, territorio in salute

Dobbiamo fare tesoro della terribile esperienza vissuta durante i mesi più duri della pandemia.La priorità assoluta è il potenziamento della medicina di territorio, dai distretti territoriali alle medicine di gruppo,insieme alla necessità di tornare ad investire sugli ospedali di tutta la provincia: non possono esistere realtà di serie A e di serie B. I mondi della disabilità, della non autosufficienza e delle case di riposo hanno visto ridurre drasticamente il livello dei servizi in questi anni: vogliamo un Veneto dove la salute venga tutelata partendo dalla medicina del territorio e dagli ospedali della nostra provincia, dove nessuno venga lasciato indietro o dimenticato in liste d’attesa infinite, dove disabili e non autosufficienti vengano messi al centro delle politiche di welfare e dove vi siano servizi di qualità, con particolare attenzione per quelli a supporto delle donne che subiscono violenza..

Veneto, territorio sostenibile

Il Veneto è tra le regioni più inquinate e meno “verdi” d’Italia. L’emergenza del cambiamento climatico è mondiale ma sul nostro territorio l’abbiamo vissuta in prima persona: pensiamo all’alluvione del 2010, a Vaia o all’Acqua Granda a Venezia. Serve un cambio totale nelle politiche, da praticare con coraggio: vogliamo un Veneto che sappia programmare una politica per l’ambiente trasformandola in un’opportunità di rilancio dell’economia, partendo dagli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici e accompagnando la rivoluzione a emissioni zero per la mobilità dei cittadini.

Veneto, territorio di impresa, formazione e lavoro

Il Veneto perde migliaia di giovani ogni anno, che si trasferiscono in altre Regioni o all’estero, perché siamo un territorio sempre meno attrattivo. Il Veneto deve tornare ad essere un terra di opportunità, dove sia possibile realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni, senza doversene andare: vogliamo un Veneto che faccia il salto di qualità nella formazione con un sistema scolastico, universitario e di ricerca che sia capace di garantire il diritto allo studio a chi lo merita tramite le borse di studio e di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, migliorando il collegamento e rafforzando il sostegno al mondo delle imprese.

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